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IL GIOCO D’AZZARDO A MANDELLO VALE 14 MILIONI DI EURO ALL’ANNO

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Guido Zucchi, Assessore ai Servizi sociali Mandello del Lario fa il punto sul volume del giocato d’azzardo legale a Mandello: “in un anno equivale a due anni di bilancio comunale”.
Nel 2018 (prima amministrazione Fasoli) si era approntato un Regolamento Comunale del gioco d’azzardo, non portato poi all’approvazione in attesa che si chiudessero alcuni ricorsi legali sorti sul tema.
Presto e con la consueta determinazione potremo finalmente tornare alla definizione di un Regolamento in materia; affinché il gioco non prenda il sopravvento sul giocatore non si deve rinunciare all’applicazione di soluzioni atte a combatterne la patologia.
Il gioco d’azzardo patologico
è un fenomeno sociale complicato da due temi già controversi di per sé, e che inoltre si scontrano tra di loro: il benessere psico-sociale dei cittadini e gli interessi politico-economici dello Stato e degli operatori economici coinvolti in questo mercato.
Per restare nel tema, la vera “scommessa da vincere” è combattere la patologia del gioco d’azzardo e nel contempo mantenere il diritto a godere la parte ludica di quest’ultimo.
Anno 2019, Mandello del Lario sono stati giocati d’azzardo 13.955.479,93 €, per una media di 1.585,85€ per ogni mandellese dai 18 anni in su!
Media in Lombardia: 1.725 €.
Meglio non andare troppo fieri del fatto che queste cifre si confrontino con un dato nazionale ancora peggiore: il giocato medio dei maggiorenni italiani nel 2019 è stato di 2.180 €.
I DATI UFFICIALI SUL GIOCO D’AZZARDO IN ITALIA NEL 2019
L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha presentato l’11 settembre 2020 il Libro Blu per il 2019 (clicca qui per consultare il documento completo), pubblicazione annuale che riporta i dati principali di Raccolta, Spesa, Vincite e Incassi erariali sul mercato del gioco d’azzardo legale in Italia.
Le ricerche indicano che il volume del gioco aumenta in presenza di forti crisi sociali e rappresenta una alternativa all’azione costruttiva per accedere al reddito (cit.: “La spirale del gioco” di Franca Tani, Annalisa Ilari – 2016). Eppure in Italia già prima della pandemia la raccolta totale (gioco fisico + gioco online) ha raggiunto quasi 111 miliardi di euro. Nel 2016 era a 96,10 miliardi di euro. Solo il gioco online nel 2019 sul 2018 è cresciuto del 70% superando i 36 miliardi di euro e raggiungendo il 32% della raccolta totale.
Dal punto di vista clinico il gioco d’azzardo patologico è un fenomeno molto complesso.
È alta la probabilità che il gioco d’azzardo sfoci in un comportamento problematico o in una dipendenza, è fondamentale rivolgersi ad uno specialista per chiedere aiuto e supporto.
A coloro che ne sentissero la necessità si ricorda che con assoluta riservatezza i Servizi sociali di Mandello sono a disposizione di chi volesse un aiuto in merito (uffici Struttura 1 c/o biblioteca di via Manzoni).
La strada più indicata per uscire dalla spirale del gioco è affidarsi ai Servizi ambulatoriali per le Dipendenze, pubblici o privati accreditati (SerD/SMI). Ad essi si può rivolgere la persona che ha il problema, ma anche un familiare, un amico o conoscente; perché la patologia trascina alla distruzione della serenità nei rapporti familiari ed interpersonali.
È importante sapere che, come per molte altre patologie, anche per il Disturbo da Gioco d’Azzardo più è precoce l’intervento terapeutico maggiore è la possibilità di avere buoni risultati e di risolvere il problema.
I Servizi per le Dipendenze sono totalmente gratuiti, ci si può rivolgere senza necessità di richiesta da parte del proprio Medico di Medicina Generale, prendendo un appuntamento per telefono o via mail.
È garantita la massima riservatezza e, se lo si desidera, si può ottenere l’anonimato:
https://www.ats-brianza.it/it/dipendenze/gioco-d-azzardo-patologico.html

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