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“SÌ A DIDATTICA A DISTANZA PARZIALE, NO ALLA TOTALE”

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Lecco, 22 ottobre 2020 – Sulla chiusura delle scuole superiori in presenza e la didattica a distanza a tempo pieno interviene anche Raffaele Straniero, consigliere regionale del Pd, che, assieme alla segretaria provinciale Marinella Maldini, non condivide la scelta.
“La didattica a distanza parziale può funzionare perfettamente, ma si tenga conto che per i giovani è importante essere presenti anche di persona, sia da un punto di vista dell’apprendimento, che sociale – spiega Straniero –. Chiaramente, va organizzata bene a giorni alterni. Perciò, piuttosto che una retromarcia così radicale di Regione Lombardia che ora, sull’onda dei timori per l’incremento esponenziale dei casi Covid, decide di svuotare gli istituti superiori, potevano essere rivalutati gli orari e i trasporti, soprattutto”.
Straniero denuncia anche il ritardo con cui si è intervenuti sul tema dell’istruzione, a livello regionale: “Da mesi bisognava valutare i vari scenari, c’è stata tutta l’estate per ricalibrare il sistema di trasporto pubblico locale e specificatamente degli alunni. Come mai ci si riduce all’ultimo scatenando la rabbia e le proteste di insegnanti, presidi, famiglie?”. Adesso, c’è tempo fino al 12 novembre per “approfittare di articolare una proposta più adeguata ed efficiente, che tenga conto delle esigenze di salute, ma anche scolastiche e di formazione”, insiste Straniero.
Il consigliere Pd appoggia dunque la posizione della segretaria Maldini che dice: “Ancora una volta il presidente Fontana dimostra di non avere considerazione né rispetto per i docenti, i dirigenti e il personale scolastico, che durante l’estate hanno duramente lavorato per consentire ai nostri studenti di frequentare la scuola in sicurezza. Chiusura delle scuole significa togliere agli studenti il diritto alla formazione, alla socialità e alla cultura che si vivono solo a scuola. Non sono state prese in considerazione altre possibili soluzioni quando il vero problema sono i trasporti del cui funzionamento la responsabilità è totalmente della Regione”.
 

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