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IL REGISTA CASADIO: “SERVONO RASSICURAZIONI PER LE ASSOCIAZIONI CULTURALI”

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Lecco, 15 maggio 2020 – “Non lasciate sole le associazioni culturali, che da decenni scrivono le pagine più belle della nostra società”. Questo il monito di Michele Casadio, regista e direttore artistico lecchese di eventi teatrali e musicali. Casadio, anche direttore artistico del Coordinamento Telethon Lecco, invita le amministrazioni comunali a rassicurare le proprie associazioni culturali affinché avvenga un ripristino dell’entusiasmo, andato a morire in questi due mesi.
“Trovate il modo di rassicurare chi non ha perso la speranza e fate in modo che le associazioni possano tornare a progettare il loro impegno – afferma Casadio –. Le associazioni territoriali hanno ovviamente dimostrato la loro obbedienza alle normative sospendendo completamente ogni cantiere artistico e culturale in corso, ora però c’è fermento tra i loro presidenti, che sollecitati dai vari iscritti, chiedono di non essere l’ultima ruota del carro in questa ripartenza. Senza fretta e con le dovute precauzioni (nello specifico non ancora comunicate) vorrebbero almeno la certezza di non essere state dimenticate.
Molte di loro hanno cercato alternative di sopravvivenza online – continua Casadio – ma c’è una grande confusione di informazioni, che certo, non giova. Sono necessarie video conferenze in cui le associazioni possano anche semplicemente raccontare, alle rispettive amministrazioni, la loro prolungata quarantena, gli stati d’animo, le perplessità sul futuro. Ora è indispensabile intervenire perché si trovino soluzioni adeguate e meritate alle loro diverse espressioni. Non è la fretta che muove le associazioni a rialzarsi, è la propria natura di dispensatrici di bellezza.
A questo punto forse è necessario capire come altre aree territoriali stiano ri-progettando l’assetto culturale e prendere esempio – conclude Casadio – perché si percepisce una certa indifferenza a livello istituzionale. Ci vuole responsabilità, è vero, ma occorre anche coraggio ed un sistema che torni a credere in alternative creative e fattibili”.

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