Nella lettera emergono le preoccupazioni per tutta la cittadinanza. Vengono chiesti alla direzione dell’Ats dati certi sull’applicazione dei protocolli di protezione e sicurezza del personale operanti in tutti i presidi del sistema sanitario e socio sanitario locale, così come il numero di tamponi fatti agli operatori sanitari, i pazienti e la reale capacità di garantire lo screening a tutti e la tempistica.
Un occhio va anche al numero degli operatori contagiati, il numero di decessi registrati a tutt’oggi nelle diverse Rsa del territorio con tampone positivo e senza tampone in raffronto ai decessi dello scorso anno, quali strutture hanno messo in disponibilità posti letto e accettato pazienti Covid positivi dimessi dagli ospedali pubblici.
In particolare è stato chiesto:
– Dati certi sull’applicazione dei protocolli di protezione e sicurezza del personale operanti in tutti i presidi del sistema sanitario e socio sanitario locale con particolare riferimento alla dotazione dei dispositivi di protezione individuale e quale è la situazione dell’approvvigionamento degli stessi.
– Il numero di tamponi fatti, per diagnosticare il COVID 19, agli operatori sanitari, agli ospiti e la reale capacità di garantire lo screening a tutti e la tempistica.
– Il numero degli operatori ed altro personale non sanitario contagiati nelle diverse strutture del territorio
– Numero personale in appalto presso le diverse strutture sanitarie e sociosanitarie risultato positivo al covid-19.
– Il numero di decessi registrati a tutt’oggi nelle diverse strutture del territorio con tampone positivo e senza tampone in raffronto ai decessi dello scorso anno
– Quali RSA ed altre strutture socio sanitarie del territorio hanno messo in disponibilità posti letto e accettato pazienti Covid positivi dimessi dagli ospedali pubblici.
– Quali strutture di ricovero private accreditate o non accreditate sono state coinvolte nell’accettazione e nella degenza di pazienti Covid positivi.
– Quali strutture di ricovero private accreditate o non accreditate sono coinvolte nell’accettazione e nella degenza di pazienti Covid a bassa intensità o no Covid in supporto alle strutture della sanità pubblica.
– Numero degli operatori del comparto e della dirigenza medica della sanità privata in supporto nelle diverse strutture della sanità pubblica.
– Presenza nel territorio di strutture ricettive per l’isolamento di operatori impegnati nella gestione dell’emergenza sanitaria e/o cittadini in quarantena fiduciaria che non hanno idonee condizioni di abitazione;
– Eventuale collaborazione ed entità del coinvolgimento delle strutture di ricovero private accreditate e non accreditate con richiesta dati di attività per accettazione e degenza di pazienti COVID positivi;
– tempi e modalità di attivazione dell’ADI-COVID e delle USCA effettivamente operanti e relativa dotazione organica.