Lecco, 04 marzo 2020. Un altro caso di positività al Covid-19 nel lecchese, più precisamente il secondo caso riscontrato a Calolziocorte: si tratta di un 80enne risiedente in un comune della Val San Martino che si trova ora ricoverato all’ospedale Manzoni di Lecco.
L’anziano si è sentito male domenica scorsa: sarebbe stato lui stesso ad allertare il 112, che lo ha prontamente condotto al nosocomio cittadino dove è stato sottoposto al tampone per verificare l’eventuale positività al coronavirus, di fatto accertata nella mattinata di ieri. Proprio per questo motivo è scattata la quarantena obbligatoria sia per i contatti più vicini all’uomo sia per i 3 volontari del soccorso di Calolziocorte che lo hanno trasportato al Manzoni domenica.
Sale così a 3 il numero dei contagiati nel lecchese: il primo è stato il 30enne di Cassago Brianza dipendente della Snam, il secondo il dipendente delle Poste Italiane di viale Dante e ora l’uomo in questione.
Nel frattempo il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, ha da poco comunicato che è stata presa in considerazione l’ipotesi di istituire una zona ‘rossa’ nella bergamasca. Non si parla comunque della zona contigua al lecchese bensì della Val Seriana.
Lecco, 04 marzo 2020. Un altro caso di positività al Covid-19 nel lecchese, più precisamente il secondo caso riscontrato a Calolziocorte: si tratta di un 80enne risiedente in un comune della Val San Martino che si trova ora ricoverato all’ospedale Manzoni di Lecco.
L’anziano si è sentito male domenica scorsa: sarebbe stato lui stesso ad allertare il 112, che lo ha prontamente condotto al nosocomio cittadino dove è stato sottoposto al tampone per verificare l’eventuale positività al coronavirus, di fatto accertata nella mattinata di ieri. Proprio per questo motivo è scattata la quarantena obbligatoria sia per i contatti più vicini all’uomo sia per i 3 volontari del soccorso di Calolziocorte che lo hanno trasportato al Manzoni domenica.
Sale così a 3 il numero dei contagiati nel lecchese: il primo è stato il 30enne di Cassago Brianza dipendente della Snam, il secondo il dipendente delle Poste Italiane di viale Dante e ora l’uomo in questione.
Nel frattempo il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, ha da poco comunicato che è stata presa in considerazione l’ipotesi di istituire una zona ‘rossa’ nella bergamasca. Non si parla comunque della zona contigua al lecchese bensì della Val Seriana.